Caratteristiche

I nostri piccoli amici discendono dal coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus huxleyi), specie diffusa in Italia, anche se in numeri ormai esigui, di dimensioni assai inferiori al coniglio domestico non supera il kilogrammo di peso.

Il coniglio (Oryctolagus cuniculus) è stato inquadrato in un gruppo a se stante da non molto tempo, infatti prima veniva considerato un roditore, adesso fa parte dell’ordine dei lagomorfi, la differenza con i cugini roditori sta nella presenza di due coppie di incisivi nell’arcata dentaria superiore. La lunghezza varia dai 25 cm nel coniglio nano fino ai 45-50 cm delle razze pesanti, il peso và dai 1,5 kg ai 10 kg, la vita media è di 7/10 anni.

La conformazione delle gambe, le posteriori lunghe e le anteriori corte, permettono rapide accelerazioni e salti utili durante la fuga dai predatori, anche gli occhi, disposti lateralmente, permettono di avere un campo visivo fin dietro le spalle.

L’ olfatto è molto sviluppato e permette di fiutare il cibo e i predatori anche a notevole distanza. I denti dei nostri coniglietti sono a crescita continua, un controllo periodico permette di scoprire allungamenti eccessivi dovuti ad alimentazione sbagliata o malocclusione.

L’ apparato digerente del coniglio è caratterizzato dalla produzione del ciecotrofo, i prodotti di scarto della digestione vengono separati a livello del colon dal materiale ancora ricco di cellulosa, il quale verrà indirizzato verso l’intestino cieco dove fermenterà e produrrà il ciecotrofo, il quale verrà reingerito dal coniglio per una seconda digestione.

L’ ingestione del ciecotrofo è indispensabile per il coniglio e se assente può portare a gravi problemi di salute.

Una delle cose più difficili da riconoscere è il sesso del nostro coniglio, soprattutto se di giovane età, infatti nei cuccioli l’organo riproduttore maschile e quello femminile sono molto simili.